Cristianesimo in Nepal

Il cristianesimo in Nepal è una religione di minoranza. Secondo i dati del censimento del 2011, la religione più diffusa in Nepal è l'induismo, professato da circa l'81% della popolazione; la seconda religione è il buddhismo, professato da circa il 9% della popolazione. I cristiani sono circa 375.000, pari all'1,4% della popolazione.[1] Secondo stime dell'Association of Religion Data Archives (ARDA) riferite al 2015, il numero dei cristiani sarebbe leggermente superiore, pari all'1,8% della popolazione, di cui la maggior parte sono protestanti; l'ARDA riporta inoltre che secondo alcune organizzazioni cristiane questi numeri sarebbero sottostimati e i cristiani in Nepal sarebbero almeno il 3% della popolazione.[2] La nuova costituzione del Nepal approvata nel 2008 non prevede una religione di stato e riconosce la libertà religiosa nel rispetto della legge e dell'ordine pubblico. La legge vieta il proselitismo religioso e i tentativi di convertire le persone ad un'altra religione sono vietati; la legge punisce inoltre l'offesa del sentimento religioso di qualsiasi gruppo etnico o comunità. Tutti i gruppi religiosi devono registrarsi come Organizzazioni non governative: sono esentati da quest'obbligo solo i monasteri buddhisti. Le organizzazioni religiose registrate possono aprire scuole private chiedendo l'autorizzazione agli uffici scolastici distrettuali, che dipendono dal Ministero dell'educazione, della Scienza e della Tecnologia. Nonostante la libertà religiosa sia in teoria garantita, alcune minoranze religiose lamentano discriminazioni.[3]


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